Luogo: Anfiteatro dell’Avditorij Portorož-Portorose
Tipo di evento: Concerto
Data: 4.5.2024 alle 21.00
Ingresso: 34 € – 64 € (punti vendita: Avditorij, Eventim, Entrio)
Aquisto biglieti : https://www.avditorij.si/it/programma/musica/loredana-berte-manifesto
Il 2024 è un anno importante nella carriera di Loredana Bertè: sono cinque decenni che l’artista naviga tra le onde e i venti della scena artistica.
Cercare di raccontarla con le sue mille vite in occasione di un traguardo così grande è impresa difficile. Farlo attraverso le sue canzoni è sicuramente la strada migliore da percorrere. Per questo il 9 febbraio 2024 per Warner Music esce RIBELLE,una splendida raccolta in 3 CD, 2 LP e in DIGITALE. Un’antologia con 57 brani (3 CD) e tra questi anche Pazza, l’inedito che porta alla 74 ° Edizione del Festival di Sanremo.
Pazzaè un brano 100% Bertè, nel testo, nell’arrangiamento e nella melodia. Una canzone elettrica ma struggente, liberatoria, da cantare a braccia ed occhi aperti. Il rock si fonde agli anni ’80 creando un ambiente sonoro perfetto per Loredana che ci restituisce qualcosa di profondamente autentico e di grande impatto. “Tante volte mi hanno detto sei pazza, in modo serio o ironico, quindi questa canzone mi somiglia e la canto nel segno della libertà, quella di essere sempre se stessi”. Quella di Pazza (L. Bertè, L. Chiaravalli, A.Bonomo, A.Pugliese) è una Bertè autoironica, giocosa e persino allegra, in una canzone che sicuramente diventerà una nuova perla nel suo ricchissimo canzoniere. Dedicat(a) a tutti coloro che lottano contro i pregiudizi e che non hanno paura della diversità.
Il booklet colorato e caleidoscopico contiene immagini inedite ed esclusive e un poster.
Il primo disco di Loredana Bertè è STREAKING (1974) e si inizia subito col botto. L’album fu censurato per i contenuti espliciti e le foto che accompagnavano il vinile. Tra gli anni ‘70 e ‘90 una vita da rockstar con successi indimenticabili, da Sei Bellissima a In alto mare, da Non sono una signora a E laluna bussò e da musa di cantautori come Ivano Fossati, ispirato da quella voce così particolare e sensuale, a
tratti tagliente. Una vita costellata da incontri e collaborazioni memorabili in Italia e nel mondo, da Andy Warhol a Umberto Eco, da Fabrizio De André a Djavan.
Anche i successi degli anni 2000, Non ti dico no (con i Boomdabash), Cosa ti aspetti da me, Figlia di…, Mare Malinconia sono entrati nell’immaginario collettivo. Tra i suoi album più recenti nel 2018 LIBERTÈ e nel 2021 MANIFESTO, accolti con successo da pubblico e critica. Il suo talento unico e indomabile si è sempre alimentato e rinnovato, generando una delle storie più significativenella storia
dello spettacolo italiano. Nella sua carriera non è rimasta mai confinata in un genere, esplorando senza mai porsi limiti, dal pop al funk al reggae, facendo del rock uno stile di vita. Versatilità unica e capacità innata di trasmettere emozioni, in totale connessione con il suo pubblico che non l’ha mai abbandonata. Rivoluzioni nella musica e nel costume con il finto pancione sul palco dell’Aristonnell’86, già avanguardia nella visione di una donna libera, combattiva, forte. Con Fiabenel 1977già raccontava tutto il dolore di uno stupro: da sempre con le donne e per le donne.
La definizione di icona da venerare giustamente le sta stretta perché passano i decenni ma laBertèè sempre attuale, classica ma contemporanea. Un’evergreen/outsider insostituibile: ne nasceranno mai di uguali?
Da aprile Loredana Bertè torna live nei teatri con MANIFESTO Tour Teatrale 2024. Nello spettacolo un grande tributo al pop e al rock e un omaggio, attraverso i visual, alla pop art. Si può ammirare nei ledwall in versione integrale anche il video di “MOVIE MOVIE, che proprio lo stesso Andy Warhol girò per Loredana quando si frequentavano alla Factory nella New York degli anni ’80, la città che a livello
artistico era davvero il top a livello internazionale. E Loredana era lì.
Partecipare a un suo concerto significa salire su una giostra che si muove tra passato e presente, pop e rock, blues e reggae, accompagnati da immagini super colorate e simboli del rock – come
la lingua dei RollingStones o le giacche dei Clash. Attraverso i video arrivano anche messaggi sociali legati alle donne, tema sempre presente nel racconto dell’artista, come in genere la difesa dei diritti dei più deboli e di tutti coloro che non possono difendersi.